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Come espressione assoluta di comunicazione, la filosofia dell'edificio rimane tale e quale, inalterata ed eterna. Un luminoso cubo trasparente di vetro si erge linearmente, gerarchizzando i volumi di ferro che scolpiscono la facciata dell'edificio, permettendo alle linee progettuali di svilupparsi e coesistere su tre assi.

Ogni angolo visivo offre una nuova prospettiva della struttura, sottolineando libertà di pensiero e di espressione. Un punto di riferimento unificante è il codice Braille, adottato come motivo dominante della facciata per trasmettere il messaggio di "comunicazione per tutti". La luce naturale e le ombre creano un'avvolgente "danza"  mentre insieme attraversano il motivo metallico circolare e le superfici vetrate della facciata. Il concetto di comunicazione è fortemente presente in ogni parte dell'edificio, poiché il vetro incontra l'alluminio, il ferro il cemento e il legno la pietra, tutti uniti per creare un paesaggio omogeneo. L'assegnazione architettonica degli spazi tra le lastre dà l'impressione di parti individuali che coesistono su tutta la superficie della facciata e che si incontrano al livello del piano terra, sottolineando così ancora una volta il potere unificante della comunicazione.